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Vis à vis con Kriss Guenzati Dubini

13 Novembre 2017
2.572 Views
di Vittoria F. M. Dubini

“Il colore, l’argilla, il bronzo, sono per me mezzi per esprimere ciò che, nel percorso della mia vita artistica, mi ha sempre attratto, l’energia, la luce e la vita. La luce è l’elemento costante, presente in tutte le mie opere: luce negli occhi, luce come contrasto con l’ombra, luce interiore, luce collegata con la luce cosmica. È in questa alternanza ciclica di luci e ombre interiori ed esteriori dove sento il fluire della vita, è il fluire che si mette in moto quando plasmo una scultura, ma anche quando entro in rapporto alchemico con la persona che sto ritraendo”1.

Kriss Guenzati Dubini è un’affermata ritrattista e scultrice milanese, dotata di una sensibilità artistica ereditata dal padre Carlo, architetto e artista, maturata durante il suo percorso educativo presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera dove si diploma in pittura nel 1970. Autrice di una fertile produzione di opere esposte e apprezzate a livello nazionale e internazionale, ha tratto dalla sua genialità creativa il fulcro della sua professione, rendendo l’arte la sua vita, una vita accompagnata da un contorno familiare prevalentemente artistico e da una perseverante ricerca introspettiva di carattere spirituale.

Il primo periodo della sua produzione artistica si caratterizza per un linguaggio astratto, geometrico, animato da una profonda ricerca sull’energia affrontata mediante la tensione delle linee, la forza della diagonale che indica il divenire della vita e i colori tersi. Dalla metà degli anni ‘80, Kriss Guenzati sente l’esigenza di avvicinarsi all’arte figurativa, stimolata dal desiderio di voler esprimere con il segno e con il colore le forti tensioni emotive trasmesse dalla contemplazione di soggetti reali2.

“Il mio astratto era passato da pennellata gestuale a una pennellata più rigorosa e minimalista, alla fine anche un po’ fredda; avevo voglia di lasciar andare l’intuizione, di esprimere le forti emozioni suscitatemi dall’osservazione dei volti, dei fiori, degli esseri vivi e naturali che mi piaceva riprodurre su tela”.

L’artista intraprende un profondo percorso di ricerca, meditazione e approfondimento interiore, penetrando intrinsecamente nell’individualità dei soggetti, uno studio minuzioso che le permette tradurre su tela la pluralità dell’individuo, inaugurando un periodo di forte espressività artistica manifestata attraverso una forma nuova dell’arte del ritratto, genere artistico che ha affascinato e caratterizzato la tradizione storica rivelandone le caratteristiche socioculturali.

Foto di Vittoria F. M. Dubini

“A me piace cogliere e riportare su tela tutto ciò che è l’emozione, identità e spiritualità di una persona. Non è facile dire tutto in un’immagine ma è proprio questa la mia sfida, è ciò che faccio e mi emoziona. A questo scopo ho approfondito il mio interesse per la morfopsicologia, lo studio della personalità attraverso i caratteri del volto della figura umana. Questo mi affascina perché quando vedo le persone ne capto le potenzialità e le caratteristiche”.

Kriss dimostra un talento indiscutibile, una padronanza tecnica e disegnativa straordinaria, una sensibilità artistica e una raffinatezza compositiva evidenti; lo stile classico delle sue figure, che mantiene viva la tradizione del ritratto, dove non vi si stravolgono le proporzioni e non vi si sperimentano le forme, si coniuga a quell’esigenza contemporanea di ricerca introspettiva dell’individuo. L’esclusività della sua opera risiede precisamente nella capacità dell’artista di esplorare e di captare la pluralità che compone l’universo psicologico dei soggetti, cogliendo le molteplici sfaccettature dell’Io, i diversi modi dell’essere. Kriss si distingue per uno stile peculiare, dipinge ritratti dinamici che vanno ben oltre a un mero tentativo di riproduzione statica e mimetica della persona, di ciò che trapela frontalmente. La pittrice stabilisce un rapporto empatico con il soggetto, ne rappresenta una sequenza in movimento, alludendo al divenire, alla storicizzazione di esso, esplicando in più immagini la complessità dell’individuo, il suo rapporto con se stesso, il suo interagire interpersonale che l’artista lascia trasparire attraverso una resa abbagliante degli scambi di sguardi e delle espressioni minuziosamente umane.

“Ho trasposto la mia ricerca astratta della diagonale nelle composizioni di più espressioni della stessa persona o dei vari componenti di una stessa famiglia. In ogni ritratto cerco sempre di ricreare la storia, l’equilibrio psicologico interpersonale dei componenti, l’armonia in altri termini”3.

Dall’esordio del telero dei Mantero, il primo enorme ritratto su commissione da collocare nella sede aziendale della famiglia per impressionare i clienti internazionali che ne rimangono intrigati, via via le molteplici sequenze di componenti e di singoli ritratti. Dato l’esito grandioso conseguito alle diverse mostre tenute a Milano, l’incremento di richiesta dei suoi ritratti, la diffusione di articoli che la riguardano, il percorso artistico di Kriss è caratterizzato da un susseguirsi di successi che la portano, a partire dagli anni ‘90, a lavorare ed esporre in altri paesi europei e negli USA, dove incontra Leo Castelli e Roy Lichtenstein che rimangono affascinati dal suo lavoro4.

La produzione ritrattistica dell’artista milanese ad acquarello, olio, sanguigna, carboncino e acrilico procede entusiasta ed evolve: le tecniche si intrecciano, se ne accolgono nuove, come il digitale o la fotografia, che interagiscono con la pittura. Sempre verso una forma nuova di ritratto caratterizzato da un’impronta unica e personale, l’artista coniuga la delicatezza e la bellezza formale classica a uno stile contemporaneo di introspezione e sperimentazione delle tecniche. Nel frattempo, la ricerca di Kriss si fa sempre più mistica in quanto approfondisce il percorso di meditazione e Yoga che sperimenta nelle valli himalayane e pratica con perseveranza, evocando ed esaltando la dimensione spirituale nella sua arte in modo sempre più evidente.

“Se per un certo periodo mi divertivo a riprodurre una sequenza di ritratti per focalizzare bene i sentimenti e le emozioni che attraversavano il soggetto in quel momento, adesso cerco di unificare il tutto in una sola espressione che mi da la complessità di quello che è la persona, la sua centratura; unisco il sorriso, la spiritualità, la psiche in un’immagine sola. Osservando tutti gli aspetti di una persona mi concentro sul suo lato più positivo, affinché affiorino le energie riguardando se stessi in un’immagine di forza. In parallelo rappresento degli accenni di volti su teloni caratterizzati da una texture molto mossa, una sorta di stropiccio della superficie che permette all’immagine di vibrare. Il soggetto, di frequente, volge il suo sguardo alla rappresentazione dei cristalli che polarizzano le energie cosmiche. Sono profondamente affascinata dalla trasparenza dei quarzi, dalla bellezza che c’è in natura, mi appaga poter comunicare questa mia passione”.

Fra le più recenti creazioni pittoriche si distinguono una serie di rappresentazioni articolate dallo studio della Donna personificata da Bianca, personaggio simbolico che ricorda alcuni lineamenti di volti a Kriss familiari, in dialogo con le Dee archetipo dell’interiorità femminile, Minerva e Venere. Il volto di donna entra in contatto e interagisce con la figura emblematica della tradizione classica, alludendo alla compenetrazione di passato e presente, una relazione imprescindibile con una storia che nutre l’essenza della realtà attuale, reinterpretata in chiave contemporanea e riprodotta su tela mediante uno stile decisamente singolare dato dall’intreccio di diverse tecniche. Bianca è anche incarnazione della Donna Yoga, simbolo della spiritualità, rappresentata in postura di pregheria, diventando lei stessa canale di energia in diretta comunicazione con il cosmo.

 

Foto di Vittoria F. M. Dubini

Tuttavia, lo studio minuzioso che l’artista dedica alla femminilità, alla spiritualità, all’energia non si limita alla riproduzione bidimensionale ma si estende alla scultura, forma artistica che sviluppa parallelamente al grande successo ottenuto dalla ritrattistica, quando sente l’esigenza dei volumi, di materializzare la pulsione espressiva che la sua costante ricerca mistica induce ed esige. Le opere scultoree sorgono da un’esigenza interiore di incarnare la spiritualità nella materia, realizzando mediante tecniche singolari volumi sinuosi che rivestono un contenuto simbolico.

Foto di Vittoria F. M. Dubini

“Sentivo che tutto si sviluppava in superficie piana, su una dimensione sola, volevo poter vedere la figura espressa nel suo volume, da lì ho realizzato le mie donne in bronzo, donne forti che avanzano nel vortice dell’energia ed evocano la spiritualità: la donna in procinto di un volo, ispirata alla Nike di Samotracia, nel suo busto fiero si caratterizza per questo intercedere, questo progredire, la donna yoga, in quiete, rappresentata in posizione di meditazione, il busto di donna rivestito in mosaico o della donna pittura, ricoperta di pennellate, quella che mi piace di più perché unisce pittura e scultura in una sola opera”.

L’opera di Kriss si estende anche a delle piccole sculture astratte in terracotta, fusioni in bronzo e realizzazioni in acciaio: volumi in movimento, altri più squadrati che richiamano la sua passione per i quarzi, nei quali prevale ancora l’elemento dell’energia e della luce in rapporto con i materiali.

“Adesso sto facendo delle sculture che riprendono il senso del vortice, dell’energia, del movimento, il divenire, il rapporto di arsi e tesi, dentro e fuori, calma e movimento, rientranza e aggettanza, volumi che si alternano, un po’ come il nostro volto dove alcune parti sono più incavate rispetto ad altre che sporgono e sono più evidenti. Questo gioco di volumi determina i contrasti, si creano le ombre, le emozioni e quindi la drammaticità, la vita. Se una cosa è piatta, risolta tutta su una superficie sola, suscita meno emozione. A me piace studiare le leggi del cosmo, il movimento dell’energia che circola in noi, fra di noi e l’universo e poterlo in qualche modo solidificare in materia, nella terracotta o fondere nel bronzo. Prossimamente dedicherò una mostra a queste nuove sculture, derivate dall’intuizione e dall’istinto, sono state canalizzate dall’alto, non ho sentito la necessità di farne prima degli studi e bozzetti ma sono sorte tramite un approccio impulsivo e diretto con la materia”.

Foto di Vittoria F. M. Dubini

“Io sento l’esigenza di liberarmi mediante la manualità del colore, della terra, dell’argilla entrando in un’altra dimensione, in una realtà spirituale, distaccandomi dal turbamento e dalle pressioni mondane. Mi piace molto insegnare arte, comunicare la gioia della produzione creativa”.

L’arte di Kriss intende emanare quella dimensione di spiritualità, elevando l’anima dell’individuo, scatenando le vibrazioni animiche mediante la forza del colore, i flussi di energia, il divenire, la luce che impregna i suoi ritratti e che si materializza nella sua scultura, trasmettendo quella sensazione di trascendenza che il genio artistico aspira suscitare. Le sue opere ambiscono acquisire un valore educativo e liberatorio arricchendo l’esperienza estetica, psichica, arbitraria dello spettatore che talvolta svolge una funzione catartica, talvolta epifanica, quando l’individuo rappresentato instaura un rapporto positivo con il proprio Io, come precisa l’artista.

A questo proposito, Kriss racconta entusiasta l’esperienza espositiva recentemente tenuta a Mosca presso il Museo Statale Russo delle Arti Popolari, Applicate e Decorative, dove i partecipanti sono rimasti abbagliati e addirittura commossi da tanto splendore dato dalla complicità di bellezza formale e ricchezza del contenuto, resa tecnica e dimensione spirituale, componente essenziale della tradizione estetica russa nella quale, fin dalle più antiche manifestazioni di arte iconica di Andrej Rublev, prevale il contenuto simbolico spirituale.

 

 

Kriss Guenzati Dubini

+39 3394360141

 kriss.guenzati@gmail.com

  www.krissguenzatidubini.com

 

 

 


1 Kriss Guenzati Dubini. I ritratti della luce, catalogo mostra a cura di C. Franza, Comune di Milano, 2002.
2 Ibidem.
3 Kriss Guenzati Dubini. Ritratti, catalogo mostra a cura di F. Gualdoni, P. Loar, Comune di Milano, 1991.
Kriss Guenzati Dubini. I ritratti della luce, opus cit.

 

 

 

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