di Noemi Stucchi
L’oracolo, Atene, il destino degli uomini. Si può essere al posto e al momento sbagliato per un caso di eventi fortuiti o tutto, in qualche modo, fa parte di un disegno da compiersi per ognuno di noi?
Guardo le prime scene di Beckett e mi si apre un ricordo dal tempo dei banchi di scuola. Letteratura greca e etimologia delle parole. Qual è la traduzione letterale della parola “caso” in un mondo, come quello della mitologia, che è abitato dalle profezie?

BECKETT (2021) Alicia Vikander as April and John David Washington as Beckett. Cr: Yannis Drakoulidis/NETFLIX
Se è vero che abbiamo più modi per chiamare la sorte (fato o destino), nel mondo antico non esiste una definizione di casualità. Anche la Fortuna è una dea (Tiche) che rimanda, nella sua etimologia, al verbo “accadere”. Una connotazione che determina la necessaria inevitabilità del fluire degli eventi.
Niente avviene per puro caso: in quest’ottica viene suggerito come Beckett (il protagonista interpretato da Jhon David Washington) non sia solo vittima del caso. Un uomo qualunque al posto e al momento sbagliato, predestinato a compiere qualcosa di grande.
Che cosa? Come un cerchio che si chiude, lo scopriremo solo alla fine quando verrà mostrato il disegno completo.
Non ci sorprende dunque che Jhon David Washington nelle vesti di un uomo qualunque sia capace di grandi cose come sopravvivere a colpi di proiettile e rincorrere auto in corsa. Eroe greco nel mondo contemporaneo, Beckett è un essere umano. In fondo, si sa, anche gli dei ci invidiano.

BECKETT (2021) Director Ferdinando Cito Filomarino and John David Washington. Cr: Yannis Drakoulidis/NETFLIX
Spettacolari scene d’azione dei film tipici della caccia all’uomo a cui si aggiunge la sensibilità di Ferdinando Cito Filomarino che segue con la macchina da presa l’evoluzione emotiva del protagonista. Verosimile e profondamente umano nelle sue paure, nei suoi sensi di colpa, nell’inseguire il proprio senso di giustizia.
«Beckett lotta da solo nella Grecia del 2015, una nazione sola contro il resto d’Europa. Non è un eroe, ma tira fuori una forza da eroe» (riprendendo un’intervista di Ferdinando Cito Fiomarino).

BECKETT (2021) Director Ferdinando Cito Filomarino. Cr: Yannis Drakoulidis/NETFLIX
Ferdinando Cito Filomarino, già protagonista dei Pardi di Domani al Festival di Locarno 2010 con Diarchia, apre quest’anno la 74esima edizione del Locarno Film Festival presentando Beckett in Piazza Grande il 4 agosto.
(Per sapere di più, abbiamo scritto della 74esima edizione del Locarno Film Festival qui).
«Quella di Ferdinando Cito Filomarino è una success story locarnese. Dai Pardi di domani alla Piazza Grande. Il Locarno Film Festival come vivaio, palestra e trampolino di lancio per i cineasti più interessanti del futuro. Beckett è un thriller che rielabora in chiave contemporanea e originale la lezione di autori come Sydney Pollack e Alan J. Pakula. Un film d’azione umanista, dal forte impegno civile (…)». [Giona A. Nazzaro, dal sito ufficiale Locarno Film Festival]
Scritto da Kevin Rice, il film è prodotto da Marco Morabito, Francesco Melzi d’Eril, Gabriele Moratti e Luca Guadagnino (una collaborazione, quella con Guadagnino, che si trova anche in film precedenti come Bigger Splash, Chiamami col tuo nome, Suspiria, Io sono l’amore).

BECKETT (2021) John David Washington as Beckett. Cr: Yannis Drakoulidis/NETFLIX
Come già anticipato, il film (dal 13 agosto in streaming esclusiva su Netflix) fa parte del genere del “manhunt movie” (caccia all’uomo) che ha in sé del thriller politico ad alta tensione.
Il protagonista (Beckett, da cui il titolo), viene interpretato da Jhon David Washington, l’attore di BlacKkKlansman di Spike Lee. Durante le riprese, l’attore era impegnato nel cast di Tenet di Christopher Nolan (qui la recensione del film).
Tra il cast c’è Boyd Holbrook, Vicky Krieps e il premio Oscar Alicia Vikander (miglior attrice non protagonista nel film del 2016 The Danish Girl di Tom Hooper).

BECKETT (2021) John David Washington as Beckett and Boyd Holbrook as Tynan. Cr: Yannis Drakoulidis/NETFLIX
Un po’ come in Rambo, Il Fuggitivo o Die Hard il protagonista, vittima del complotto, dovrà riuscire a cavarsela. Attraverso lo sguardo del regista lo spettatore riesce ad immedesimarsi nel personaggio. Jhon David Washington potrebbe essere chiunque, un uomo normale, umanissimo nei suoi sensi di colpa e nella sua volontà di ricerca di giustizia. Immischiato fino al collo, l’elemento paranoico aumenta e la suspance sale.
Una storia di intrecci, in cui vari destini confluiranno in un principio di scambio equivalente: una vita per un’altra vita. Lo scambio di sguardi tra Jhon David Washington e Filippos Ioannidis (il bambino dai capelli rossi che nel corso del film non dirà neanche una battuta) vale più di mille parole.
La fine del film smuove alcune interrogativi: “Dove saremo nel futuro? Cosa sarà di noi? Avrei dovuto esserci io al suo posto? O per ognuno di noi c’è un disegno ben preciso da compiersi?”
Il ricordo va a chi non c’è più ma che ci accompagna sempre, a quell’impronta indelebile che ha lasciato lungo il cammino come un tatuaggio a forma di cuore.

BECKETT (2021) John David Washington as Beckett and Alicia Vikander as April. Cr: NETFLIX