Villa Necchi Campiglio
Via Mozart 14, Milano
24 Ottobre 2018 – 6 Gennaio 2019

Mostra Case Milanesi villa Necchi Campiglio 22 ottobre 2018
Appena inaugurata la mostra “Case Milanesi 1923-1973”, che resterà aperta fino al 6 Gennaio 2019 presso Villa Necchi Campiglio, icona dell’architettura déco nel cuore di Milano.
La mostra, organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Hoepli, è un racconto per immagini dell’architettura residenziale milanese dal primo dopoguerra agli anni Settanta. Cinquant’anni di progetti architettonici sperimentali, che segnano il passaggio tra la grande tradizione dell’architettura e lo stile moderno attuale.
La città di Milano è stato il primo luogo in cui la modernità si è realizzata compiutamente, contribuendo a donarle un aspetto da città europea, borghese e industriale.
In mostra ventitré case milanesi scelte tra le ottanta presenti nel volume omonimo “Case Milanesi 1923 – 1973” di Orsina Simona Pierini e Alessandro Isastia, pubblicato da Ulrico Hoepli Editore nel 2017. La mostra è curata dagli stessi autori del volume.
Nucleo centrale della mostra una grande parete espositiva in cui sono poste fianco a fianco le ventitré abitazioni milanesi nella loro diversità di stile e riconoscibilità, con prospetti in scala 1:75. Sulla parete opposta, le case dialogano con le piante e la descrizione fotografica dei materiali, dando l’impressione di poterle “toccare con mano”.
Dicono i due curatori: “In mezzo a queste case siamo cresciuti. Le abbiamo osservate, dapprima distrattamente quando andavamo a scuola, poi, con sempre maggiore consapevolezza, negli anni dell’università e della professione. Poi ci sono stati gli amici stranieri, che erano colpiti dagli androni, dall’uso della pietra, dalla sua consistenza, in breve dalla sua urbanità; è stato così che ci è venuta voglia di descrivere queste case, come si inseriscono nel tessuto urbano, ma anche come si abitano e come sono state costruite”.
Una sezione della mostra è dedicata ai celebri architetti che hanno costruito le residenze, tratteggiandone per ciascuno lo stile diverso: Piero Portaluppi, architetto di Villa Necchi Campiglio, Gio Ponti, Vico Magistretti, Luigi Caccia Dominioni, Aldro Andreani, Giovanni Muzio, Ignazio Gardella, Figini e Pollini sono solo alcuni degli autori citati.
In mostra anche l’esposizione scenografica nella “galleria degli armadi” a cura di Alessandro Isastia, e nel vestibolo che porta al piano superiore una grande mappa di Milano posizionata a pavimento, che permette ai visitatori di camminare tra le case milanesi presenti in mostra, costruendosi un proprio percorso personale.
Grande attenzione è data all’approfondimento sugli interni, che permettono di entrare nel privato quotidiano in un’ottica in cui, tra gli spazi esterni della collettività e quelli individuali della casa, ogni abitazione è testimonianza di una ricerca progettuale unica e allo stesso tempo indice delle trasformazioni sociali in atto verso la modernità.
Grazie alla consulenza di Alberto Saibene, l’esposizione è arricchita da testimonianze culturali, letterarie, artistiche e cinematografiche.
L’allestimento della mostra è curato dallo studio Giussaniarch di Milano, di Roberto Giussani e Andrea Balestrero.
Sabato 24 e Domenica 25 Novembre 2018, la mostra sarà integrata da una mostra-mercato a cura di Roberto Dulio, curatore e collaboratore di riviste d’architettura. Collezionisti, gallerie d’arte, antiquari e designer esporranno accessori, complementi d’arredo e oggetti da collezione, in uno spaccato del gusto dagli anni Venti agli anni Settanta del secolo scorso.
Durante il periodo di mostra, saranno inoltre organizzati degli itinerari specifici tra le ventitré case rappresentate in mostra, con un tour guidato dagli stessi curatori. In programma anche un ciclo di incontri di approfondimento, tra testimonianze degli eredi e una riflessione sulla modernità di Milano agli occhi stranieri. Il calendario completo sarà presente sul sito della mostra.
Il volume “Case Milanesi 1923 – 1973” di Orsina Simona Pierini e Alessandro Isastia funge da catalogo della mostra. Frutto del lavoro di ricerca che gli autori hanno condotto con un team del Politecnico di Milano, il volume è costituito da piante, planimetrie e prospetti degli edifici e corredato da materiali di repertorio e fotografie di Stefano Topuntoli, con saggi dei due autori e introduzione di Cino Zucchi, architetto e studioso di architettura milanese.
Villa Necchi Campiglio, di patrimonio del FAI, è riconosciuta Museo dalla Regione Lombardia.
INFO e ORARI:
Da mercoledì 24 ottobre 2018 a domenica 6 gennaio 2019
Da mercoledì a domenica dalle 10.00 alle 18.00
Ingresso con visita alla villa:
Intero: € 13
Iscritti FAI: € 4
Studenti: € 5
Ridotto (Ragazzi 4-14 anni): € 4
Villa Necchi Campiglio
Via Mozart, 14
Milano
Telefono: 02 76340121
Email: fainecchi@fondoambiente.it
www.fondoambiente.it/case-milanesi
CON IL PATROCINIO DI:
Comune di Milano, Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano, Triennale Design Museum, Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano, Archivio Asnago Vender Architetti, Archivio Jan Battistoni, Archivio storico Caccia Dominioni, Archivio storico Gardella, Archivio Studio Latis Architetti, Archivio storico Lingeri, Fondazione Vico Magistretti, Archivio Guglielmo Mozzoni, Archivio Muzio, Gio Ponti Archives, Fondazione Piero Portaluppi e Archivio del moderno Mendrisio.
Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2018”, è reso possibile grazie al significativo sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, e al prezioso contributo di Pirelli che conferma per il sesto anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione. Si aggiunge quest’anno la prestigiosa presenza di Radio Monte Carlo in qualità di Media Partner.
I CURATORI:
Orsina Simona Pierini è professore Associato in Composizione Architettonica al DAStU del Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1989. Dopo la pubblicazione con V. Vercelloni dei volumi “Atlante storico di Milano, Città di Lombardia” e “Il paesaggio urbano di Milano”, discute il dottorato allo IUAV e svolge poi parte della sua attività di ricerca all’estero, con Carlos Martí e Pep Quetglas a Barcellona e con Bruno Reichlin a Losanna. Cura mostre e pubblica articoli e saggi, anche monografici, sul progetto moderno e contemporaneo, riletto nella continuità dell’esperienza storica, attraverso i temi del dettaglio, della facciata e della residenza urbana.

Gardella via Marchiondi, Ignazio Gardella, sistemazione del proprio appartamento nell’edificio di via Marchiondi 7, Domus n. 368, 1960, veduta del soggiorno col camino