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DA VICINO NESSUNO È NORMALE

4 Luglio 2016
2.155 Views
di Federica Piergiacomi

L’arrivo di giugno segna ogni anno l’arrivo dell’estate e la sospensione della programmazione dei teatri, ma dal momento che il tempo quest’anno non richiama l’estate ma è più appropriato per l’autunno, i milanesi fortunati che sono ancora a Milano possono smettere di disperarsi e cominciare a gioire per l’inizio di uno dei migliori festival teatrali che si possono consumare in città. Da vicino nessuno è normale, quest’anno compie 20 anni, partito da un terreno arido, chiuso, riarso, quello di un manicomio, è ora un terreno fecondo, ci si trovano le più disparate coltivazioni, dal teatro, ai laboratori, dalla danza, al cinema, alla musica e quest’anno, per non far mancare niente, anche la festa di Radio Popolare, che animerà lo spazio dal 15 al 19 giugno.

Un luogo con una storia così profonda e così segnata non poteva che dar vita a continui scambi e sperimentazioni tra la cucina, hanno anche un ottimo ristorante, le attività sociali e addirittura gli orti, insomma qui si fa davvero di tutto.

Per quest’anno la stagione del teatro è aperta da We need money di Fanny & Alexander dove, se si pensa che l’arte non abbia un prezzo, qui si scopre che invece ce l’ha e si può addirittura creare un crowdfunding per accaparrarsi un pezzo dell’opera teatrale in questione.

Segue pochi giorni dopo Personaggi, liberamente ispirato da Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, della compagnia del Teatro La Ribalta, una realtà che mette insieme professionisti del settore e non, sul tema della diversità considerata come valore, Siamo un “teatro delle diversità” e non il teatro dei diversi.

E ancora scritto, diretto e interpretato da Mario Perrotta, Odissea, già presente in questo spazio da qualche anno con gli spettacoli su Ligabue, questa volta porta in scena un lavoro sulla figura di Telemaco che, non avendo mai conosciuto il padre, è l’unico che può immaginarlo a suo piacimento, facendolo risultare ancora un eroe.

Altra compagnia che torna a calcare questo palcoscenico è Cuocolo Bosetti con Roberta cade in trappola, dopo l’impressionante spettacolo che partendo dal Paolo Pini ci ha fatti arrivare a casa di lei dove come nella casa di Odisseo cresce un albero vero, chi sa quale sorpresa ci riserveranno quest’anno.insegna-300x225

La più storica compagnia di Ravenna che qui trova luogo anche per innumerevoli residenze, la fa da protagonista anche quest’anno con ben 3 lavori; una lettura pubblica, Farsi luogo, in cui Marco Martinelli, regista del Teatro delle Albe, traccia la mappa di come sia il teatro utile come un ago per cucire.

Uno spettacolo Eresia della felicità, che mette insieme duecento adolescenti dell’Emilia Romagna per parlare delle cinque giornate di Milano intonate da Majakovskij. E per ultimo, ma non ultimo, il laboratorio di teatro Non-scuola condotto da Monica Barbato e Alessandro Renda in cui il fine ultimo di un gruppo di ragazzi è quello di portare sulla scena la loro felicità.

E visto che l’adolescenza è un bene da preservare, anche se forse lo si impara troppo tardi arriva in scena sullo stesso palco dei laboratori del Teatro delle Albe, Emily no! di Milena Costanzo che ripercorre la vita da ragazzina di Emily Dickinson.

Apre il mese di luglio Giorgio Barberio Corsetti che mette in scena una partita di calcio dedicata a Pasolini, Pier Paolo!, appunto il nome dello spettacolo, ci riporta all’essenza di Pasolini attraverso il suo amore per il calcio.

Un grande classico dei teatri milanesi, direttamente dall’ Out Off abbiamo Lorenzo Loris che ci permette di rivedere e di riflettere nuovamente sul conflitto tra sessi con La donna che legge.

Dopo aver calcato il palco del Franco Parenti con uno studio sull’Amleto, arriva in questo spazio incantato portando un barlume sulla realtà sociale di oggi, una promettentissima compagnia di Scampia, Punta Corsara, con Io, mia moglie e il miracolo, ci racconta di un paese in cui le relazioni hanno perso l’equilibrio, come sempre con un’attenzione particolare al sociale.

Verso la fine del festival abbiamo un’altra iniziativa di tutto rispetto Fabulamundi. Playwriting Europe che cerca di creare un network tra le diverse realtà della drammaturgia europea coinvolgendo paesi quali Italia, Francia, Germania, Spagna e Romania. Quest’anno in scena vedremo L’uomo con gli occhiali da hipster di Jordi Casanovas con una messa in scena di Roberto Rustioni, uno spettacolo misterioso, da scoprire insieme.

E per ultimo, uno spettacolo del Teatro delle Ariette, anche loro con una storia ventennale alle spalle, ci portano da vedere Tutto quello che so sul grano, raccontandoci a partire dalla storia del grano quella del Mondo e dell’Universo insieme.

Ce n’è davvero per tutti i gusti, la stagione teatrale è ricchissima anche a Milano e non solo nei vari festival in giro per l’Italia.

E non preoccupatevi se dovesse piovere gli spettacoli si terranno ugualmente nel bellissimo spazio che una volta era delle cucine del manicomio.

Buon divertimento.

link al programma:

http://www.olinda.org/davicino/programma

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