di Arianna Di Perna
Diabolik Ginko all’attacco!
Nel secondo film dedicato a Diabolik (precisamente il fumetto n 16 uscito nel 1962 Diabolik Ginko all’attacco!) cambia registro è mette al centro della narrazione più l’amore che l’action.
(Leggi qui la recensione del primo film di Diabolik)
Il film ricalca il fumetto originale portando sullo schermo la staticità della recitazione, a tratti atona, mettendo in mostra la didascalia dei dialoghi e delle emozioni riprendendo la narrazione schematica della striscia. Come il suo predecessore, Diabolik – Ginko all’attacco è più vicino ai classici degli anni Cinquanta e Sessanta, senza condividerne il gusto per l’azione e la qualità dell’intreccio.
L’adattamento cinematografico con un nuovo Diabolik (Giacomo Gianniotti) che mette in scena diverse sfaccettature del suo personaggio adesso più umano e con dei sentimenti. Le sorelle Giussani raccontano degli eroi anacronistici rispetto all’epoca in cui vivevano; la donna, l’eroina, Eva Kant (Miriam Leone) che non è la spalla dell’uomo ma socialmente è al suo pari; una donna capace intelligente che spesso salva Diabolik. Lei e Diabolik sono simbolo del femminismo; leggendo queste storie, le donne si sono sentite ispirate a mostrarsi per quello che erano e per quello che valevano.
Il film fedelissimo al fumetto ha solo una nota fuori dal coro, il personaggio di Altea (Monica Bellucci), nobildonna e eterna fidanzata dell’ispettore Ginko (Valerio Mastandrea) che fa uscire il suo lato fragile e coraggioso nei confronti della vita. L’ispettore ha come obiettivo quello di catturare finalmente Diabolik ma la storia vira verso la dimensione intima dei due eterni rivali: per Ginko, Diabolik è un’ossessione, non fa che pensare a lui ma l’amore lo rende umano, vero. Diabolik è il ladro freddo e cinico che vuole solo mettere a frutto i suoi colpi, ma il suo amore per Eva lo completa sia nel lavoro che dentro le mura domestiche. Infatti, oltre ad essere belli e spavaldi sono estremamente abitudinari e normalissimi, senza colpi di scena. Ginko e Diabolik in fondo sono uguali, vogliono arrivare all’obiettivo e catturarlo. Quando per Ginko sembra arrivare il momento, tutto cambia spiazzandolo, ancora una volta.
La colonna sonora firmata da Pivio e Aldo De Scalzi con l’inedito di Diodato “Se mi vuoi” con un’impostazione musicale che spazia dalla melodia fino alla parte armonica come i New Trolls e gli Osanna con sonorità orchestrali e meccanismi di teatralità musicale.
Ph credits immagine di copertina: @01 Distribution