di Ludovico Riviera
Finale a sorpresa
“Finale a Sorpresa – Official Competition” è una commedia che tradisce le aspettative dei fan più esigenti, pur disponendo di un cast eccezionale che salva baracca e burattini.
Un film premiato
Nonostante la mancata distribuzione che avrebbe meritato, lo scorso film di Gaston Duprat e Mariano Cohn “Il cittadino Illustre”, presentato a Venezia, era un’acuta commedia drammatica (l’attore protagonista, Oscar Martinez, vinse il premio come miglior attore); nel caso di questo “Finale a Sorpresa – Official Competition” la visibilità è certamente maggiore, senza che l’opera condivida uno analogo spessore col predecessore.
Attori e cast
Martinez ha ancora un ruolo da protagonista, affiancato però dai celeberrimi Antonio Banderas e Penelope Cruz, che per la prima volta condividono lo schermo nell’intera lunghezza di un film: questo contrasto attoriale, che mette a paragone le rispettive capacità di tre interpreti di medesimo calibro (ma pesi diversi), è ciò che più arricchisce il film, fornendogli quell’input metalinguistico per cui la trama – basata sul contrasto dei due attori uomini e la direttrice donna – è parzialmente riflessa nella realtà del set, nella diversità di approccio dei suoi tre principali interpreti.
Lola Cuevas (Penelope Cruz) è un’eccentrica regista che si ritrova a lavorare con Banderas, Félix Rivero, un attore sex-symbol di capacità, ma più ‘mercenario’ di Martinez, il cui Iván Torres è un navigato interprete considerato un mostro sacro della recitazione.
La commissione proviene da un milionario che capisce di non voler essere ricordato solo per la sua ricchezza, ma che spera di rinegoziare la sua immagine come mandante di un grande film.
La maggior parte della vicenda si svolge nel capanno del set, dove i tre giganti prendono le rispettive misure. Lola è pretenziosa, col suo cipiglio intransigente (a tratti molesto) contribuisce ad accentuare la frizione tra i due uomini, facendone emergere i rispettivi tratti recitativi – e caratteriali ovviamente, che potranno così essere messi in discussione (?). La trama del film girato nel film è un altro riflesso di quanto precedentemente detto: una storia di rivalità fra due fratelli.
Nonostante i pretesti potenzialmente interessanti, “Finale a Sorpresa – Official Competition” risulta essere essenzialmente una serie di sketch che fanno l’occhiolino alle idiosincrasie tipicamente attribuite agli attori, quelle per le quali finiscono su tabloid e social feed. La trama, nonostante la molteplice ambiguità multistrato, si risolve orizzontalmente, senza guizzi satirici, e gli scherzi prevedibilmente si appiattiscono sulla bravura (quella evidente) del trio di attori. I personaggi risultano credibili nel loro essere caricature, senza però godere di alcun degno approfondimento psicologico.
“Finale a Sorpresa – Official Competition”, date queste premesse, è un piacere da vedere grazie al cast d’eccezione, coniugato però ad un atteggiamento disincantato dello spettatore più esigente, che non vedrà le sue richieste d’attenzione artistica e ricerca soddisfatte in un film tutto sommato di puro e disimpegnato mestiere.