di Vittoria F. M. Dubini
Hawka – donna contenta e libera dalle preoccupazioni nella lingua Quechua dei nativi delle Ande – è un brand di gioielli ideato dalla designer colombiana Carolina Poch, perfezionato e gestito dalla mente imprenditoriale della sorella Maria José e realizzato dal talento degli artigiani sudamericani. Hawka sorge dalla passione delle sorelle Poch per il carattere e il valore simbolico della tradizione precolombiana che prende forma attraverso il disegno di gioielli unici, realizzati a mano mediante la sofisticatissima e ancestrale tecnica della filigrana. Rivisitando la tradizione nella sua accezione più simbolica, la missione di Hawka è quella di promuovere e diffondere l’attività artigianale, concepita come una forma magica d’arte che deve essere preservata in quanto componente significativa della cultura latinoamericana, garante dell’esclusività e della qualità dei prodotti. «Notonlymagazine» incontra la sorridente Carolina la quale, in qualità di rappresentate del marchio, racconta la sua brillante impresa e missione di design.

Carolina Poch indossando i gioielli Hawka, Milano, Credits: Vittoria F. M. Dubini
Carolina nasce a Manizales in Colombia nel 1991, incantata fin da piccola dalla tradizione precolombiana, ne studia la filosofia, le credenze, i simboli, convertendosi la sua fonte di ispirazione principale. Nonostante la profonda devozione alla sua terra e cultura, il fascino della realtà europea la porta a trascorrere un anno in Francia per poi trasferirsi a Barcellona dove studia Design, presso la prestigiosa università ELISAVA. Tuttavia, durante gli studi, la malinconia della sua terra, la costante volontà di ricerca, a partire dalla riscoperta della tradizione, la spingono a volare oltreoceano per trascorrere le vacanze nel distretto peruviano di Catacaos, patria dell’arte della filigrana. Qui rimane profondamente colpita dalle finissime pratiche artigianali svolte nella lavorazione dell’argento, tanto da volerci tornare durante le vacanze successive con l’intenzione di apprenderle. Ben presto però, si rende conto che quella manualità sorprendente data dal talento e dalla padronanza delle tecniche, tramandate di generazione in generazione, non è ciò che pretende acquisire. Carolina intuisce la possibilità di creare qualcosa di più grande, a partire dall’unione delle proprie capacità e conoscenze come designer con il talento delle mani magiche degli artigiani.
La giovane intraprende un viaggio attraverso la propria cultura, rivisita e reinterpreta la tradizione, ne estrapola l’essenza simbolica e la replica nel disegno innovativo di gioielli i cui motivi allegorici si ispirano a modelli tribali, simboli, valori universali della cultura indigena, in particolare della comunità Quechua. Nasce così Hawka, un brand di gioielli il cui significato – donna contenta e libera – incarna il potere femminile, nelle sue differenti accezioni, che ogni collezione simbolica da lei disegnata ambisce trasmettere. Ogni gioiello viene concepito come strumento di affermazione e di espressione della propria identità, rappresentando l’astrazione di una serie di ideali e valori provenienti dalla cultura indigena nei quali ci si può facilmente identificare, sentendosi parte di una sorta di tribù di donne contente.

Collage di Carolina Poch con foto di Entreaguas, Carolina Poch, Cristina Mittermeier, Antonio Grass, Theococoroom
Hawka oltre a essere animato dalla volontà di riscoprire la tradizione, quindi il valore simbolico dell’iconografia indigena e la raffinatezza dell’arte della filigrana, è un brand volto allo sviluppo in quanto valorizza il lavoro manuale dei talentuosi artigiani, da lei scovati in Perù e di recente nei paesini più remoti del Messico. L’intento di Carolina è proprio quello di incrementare il lavoro degli artigiani carenti di richiesta, promuovendo con entusiasmo la preziosa attività dei maestri della filigrana, evidenziandone la qualità ed esclusività. Le sorelle definiscono la loro missione un business giusto, in quanto dà spazio all’abilità degli artigiani, permettendo loro di trarre beneficio dal proprio talento, piuttosto che adeguarsi alle convenienze della produzione industriale. Ed è proprio il carattere autentico ed esclusivo della lavorazione manuale ciò che interessa loro risaltare, in contrapposizione alla fabbricazione in serie, tanto da non voler utilizzare lo stesso modello preparatorio in cera che permetterebbe agli artigiani di fonderlo e replicarlo sistematicamente. Ogni gioiello viene realizzato ex novo affinché le creazioni Hawka possano lecitamente definirsi pezzi unici, in quanto riproducono la magia unica e irripetibile dell’atto di creazione, risaltando i difetti e i particolari dati dall’errore umano, indice del talento individuale di ogni artigiano.

Collezione Illari (alba), collage di Carolina Poch con foto di Carolina Poch e di Vittoria F. M. Dubini
Ogni gioiello riporta il nome dell’artigiano che lo ha realizzato oltre a quello di Carolina come designer, evidenziando l’importanza dell’interazione armoniosa di diverse mani che stanno alla base delle creazioni Hawka, aspetto che si tende ad offuscare riducendo il prodotto al nome unico del brand. Hawka è una realtà plurale, una tribù di persone contente che fanno parte di una comunità creativa e partecipano alla realizzazione di gioielli unici, made in sud America, di altissima qualità. In ogni confezione un depliant di certificazione racconta la storia dell’artigiano che lo ha realizzato, la missione, la filosofia e l’ispirazione del marchio, oltre a fornire tutti i dettagli relativi al nome simbolico del gioiello e della collezione alla quale appartiene.

Le mani magiche di Alfredo Inga Alamo, artigiano di Catacaos, Perù. Kosi (preziosa), collezione Illari (alba), Credits: Carolina Poch
Parallelamente allo sviluppo e approfondimento del brand di gioielli, presentato a diverse fiere di design, non appena laureata, Carolina lavora a Barcellona in uno studio di fotografia specializzata, Hunter and Gatti. Successivamente, si trasferisce a Vienna a lavorare in un’agenzia di branding e design, Moodley Brand Identity, per poi arrivare a Milano dove frequenta il prestigioso master di Business Design alla Domus Academy. Dopo un interessante internship milanese presso la marca di gioielli Forevermark, Carolina si è di recente trasferita a Monaco dove ha iniziato a lavorare per Martin et Karczinski. Nonostante sia sicura, prima o poi, di ritornare a vivere in Colombia, al momento rimane intenzionata a continuare a scoprire nuove realtà, consapevole dell’importanza di ogni esperienza vissuta e arricchendo il proprio background. Nel frattempo e con la stesso entusiasmo, prosegue brillantemente l’attività di Hawka, ideando nuove collezioni e permettendo agli interessati di tutto il mondo di poterla facilmente contattare per eventuali acquisti. Presto, orecchini, anelli, collane e bracciali realizzati in argento e, solo su richiesta in oro, saranno disponibili online ottimizzando la diffusione dei prodotti e l’acquisto di essi. Per quanto riguarda il futuro di Hawka, Carolina svela la possibilità di integrare nuovi materiali, conservando sempre il proposito che anima il brand: preservare il talento delle mani magiche degli artigiani, mantenendo con essi quella complicità e armonia imprescindibile, con la missione comune di diffondere nel mondo i valori della cultura indigena attraverso la qualità e l’esclusività dell’artigianato.
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