di Miki Solbiati e Noemi Stucchi
Il film si apre con la crisi di coppia assodata fin dagli anni ’90 ed acuita con la nascita del secondo figlio ma un espediente elettronico Charlie cambia i ruoli e le personalità e i destini dei bravissimi Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak i protagonisti della pellicola Moglie e Marito diretto da Simone Godano in un crescendo esilarante di battute, colpi di scena e dialoghi veloci.
Dove solitamente provvede il destino, in questo caso a ribaltare le carte in tavola è un esperimento scientifico. Lui si sveglia nel corpo di lei, lei in quello di lui. Le parti si invertono e rispettivamente saranno “moglie e marito”.
Così vedremo Pierfrancesco Favino atteggiarsi come se avesse i capelli lunghi e Kasia Smutniak tagliarseli davanti allo specchio; mentre il primo indossa maglioni femminili a collo alto, troviamo l’attrice tutta traballante sui tacchi a spillo. Kasia Smutniak è quasi sempre acqua e sapone, senza trucco, pur sempre bellissima ed espressiva, Favino nei panni della moglie, dopo il corto circuito di Charlie, ha una ricerca di abbigliamento magistrale.
Toccante anche l’interpretazione del bambino con tanti capelli (interpretato da Sebastian Dimulescu) e il loro pomeriggio al parco.
La trama ripercorre un filone che abbiamo già visto altre volte, quello scambio di corpi che gioca sul gioco dell’identità e di genere. Detto ciò, “Moglie e marito” è davvero divertente originale a suo modo, una commedia ben fatta anche dal punto di vista tecnico grazie all’ottima sceneggiatura di Giulia Steigerwalt.
Nonostante le premesse surreali, la commedia amalgama gag esilaranti con l’intensità del dialogo e delle situazioni risultando del tutto verosimile tanto da commuovere.
Quella di Simone Godano è una brillante commedia che vale la pena vedere e che non sarebbe stata la stessa senza la bravura degli attori protagonisti.
Con un finale a sorpresa che non riveliamo ovviamente Moglie e Marito tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino alla fine, non ci si annoia mai, ma si ride e si pensa.
