di Arianna Di Perna
Dal 30 Dicembre con 01 Distribution al cinema in 400 copie, presentato a Roma il 17 Dicembre, il film La Befana vien di Notte 2 – Le origini sceneggiato e prodotto da Nicola Guaglianone e Menotti porta sul grande schermo la vera storia della Befana, la favola della donna che porta gioia e felicità a tutti i bambini.
“Giocare con la fantasia” è il motto della regista Paola Randi, che fa rivivere la storia della befana attraverso Paola (Zoe Massenti), giovane ladruncola che pensa solo per sé ed è convinta che l’unica felicità che conti sia la sua senza pensare agli altri. Troviamo nella giovane interprete, fenomeno del web con 3 milioni di follower su Instagram e 1 milione su TikTok, la giusta dose di romanità e veracità che animano pienamente la storia impersonificando una ragazza vera che deve ritrovare l’amore verso il prossimo con un pizzico di magia e stupore.
Ovviamente l’oggetto che incuriosisce di più il pubblico è il personaggio di Monica Bellucci, Dolores, fattucchiera buona che prende sotto la sua ala Paola e tutti i bambini orfani di streghe messe al rogo dal “cattivo” Barone de Michelis (Fabio De Luigi) ossessionato dalle streghe e assettato di vendetta e potere. Troviamo due personaggi maturi e scritti a tutto tondo, mettendo in mostra il grottesco e l’angelico che li caratterizza; la finta cattiveria del Barone è in realtà insicurezza e frustrazione di un amore perso e mai più ritrovato. Dall’altra parte la strega buona che è madre di tutti i bambini e custode di un segreto doloroso.
Il film trasmette tutta la sua aurea magica, l’incredibile incastonato nel credibile.
Viene raccontato il percorso di formazione di una bambina in contrapposizione con la donna matura, anziana che le fa comprendere il suo posto nel mondo trovando la fiducia in sé stessa e negli altri. Si cerca di far impersonificare lo spettatore nello sguardo sognante dei bambini per guardare il mondo ancora con stupore e ingenuità insieme a un senso di magia e immaturità. La figura della befana vista come colei che porta l’affetto e la felicità a tutti i bambini del mondo creando una storia ad hoc sull’aiuto reciproco e sulla solidarietà, per forgiare giovani donne e uomini nelle sfide della vita. Non solo donare dolci e cose buone ma rispetto e fiducia verso il prossimo.
Le contaminazioni cinematografiche come esclamazioni tipo “che te costa? Vieni!” riprende il mitico Troisi in Ricomincio da tre o magie e pozioni come in Harry Potter, così come lo stile eccessivo di Quentin Tarantino. Un bel mix che porta in scena la magia del cinema in tutti i suoi generi. La colonna sonora firmato da Michele Braga unisce parimenti classici e lirici con gruppi come i Toploader fino agli Europe con la stessa libertà nel mescolare l’alto e il basso della cultura musicale. Una sfida al fiabesco e agli effetti speciali con il gusto di inventare l’origine della calza sotto il camino per far divertire tutta la famiglia.
