di Erika Lacava

Cardi Gallery, Milan Installation view “Arman Emersions”, February 2017 Courtesy Cardi Gallery, Milan – London Ph: Bruno Bani
Due grandi fiere in contemporanea a maggio a New York, il Tefaf e il Frieze, a cui partecipano gallerie da tutto il mondo. Tra queste, l’italiana Galleria Cardi, di cui intervistiamo Nicolò Cardi, figlio di Renato, fondatore, nel 1972, della sede di Milano, oltre a quella di Pietrasanta, aperta nel 2009, e Londra, nel 2016. Quest’ultima sede acquisisce in sé la Cardi Black Box fondata da Nicolò nel 2009.
La Galleria Cardi ha partecipato a maggio a due importantissime fiere a New York: il Tefaf e il Frieze. Due fiere che nascono europee e che solo successivamente si sono spostate oltreoceano. Avete aderito a queste fiere fin dalla prima edizione newyorkese? Partecipate anche alle edizioni “madre”, rispettivamente di Maastricht e Londra?
La galleria Cardi partecipa a svariate fiere internazionali ogni anno, tra cui Frieze Masters e Tefaf Maastricht da anni. Per la prima volta partecipiamo alla prima edizione di Tefaf NY Spring e a Frieze NY. Siamo molto felici di questa scelta per l’alta qualità di entrambe le fiere, che hanno un pubblico serio di collezionisti da ogni parte del mondo.
Oltre a partecipare alle fiere, la vostra presenza a New York è legata a collaborazioni con qualche galleria o istituzione in particolare? C’è, nel futuro, la prospettiva di aprire una sede a New York?
In passato abbiamo collaborato all’organizzazione di diverse mostre a New York, l’ultima delle quali di Arte Povera nel 2016 e abbiamo ad oggi progetti di future collaborazioni. Lo scorso ottobre, dopo due anni di ristrutturazione, la Galleria Cardi ha aperto al pubblico la sua nuova sede londinese nel cuore di Mayfair, a 22 Grafton Street. Lo sviluppo della galleria degli ultimi anni ha creato l’esigenza di essere stabilmente presenti in una città come Londra che rappresenta una delle capitali del mondo dell’arte. Sono circa 1.000 mq di area espositiva disposti su sei piani di una vecchia townhouse settecentesca che dedichiamo alla promozione dell’arte principalmente del secondo dopoguerra.

Cardi Gallery, London. Facade of the gallery Courtesy Cardi Gallery, Milan – London Ph: Bruno Bani
A quali altre fiere partecipate a livello internazionale e a quale va la vostra preferenza assoluta?
La galleria Cardi partecipa alle principali fiere internazionali quali Art Basel, Tefaf e Frieze ma anche alcune in regioni meno vicine come Mexico City e Sao Paulo. Sono tutte fiere di alto livello e frequentate da collezionisti seri e preparati ed ognuna ha la sua specificità che la rende unica.
Come considerate il mercato americano rispetto a quello europeo, londinese e italiano in particolare?
Il mercato americano è vivace, rapido e coinvolgente mentre quello europeo è più riservato e oculato.
Come si differenzia la vostra proposta di mercato nelle varie sedi, fiere newyorkesi comprese? Quali artisti avete scelto per rappresentarvi a New York?
Tutte le sedi della Galleria Cardi sono volte a promuovere l’Arte Povera, lo Spazialismo, gli artisti del Minimalismo americano e del Gruppo Zero tedesco. Sono tra questi gli artisti di cui produciamo mostre quattro volte all’anno. Nelle fiere, a seconda del luogo e della nazione in cui esponiamo e del relativo collezionismo, progettiamo stand curatoriali ad hoc, studiati per apportare un contributo culturale all’evento ed essere apprezzati dal pubblico in questione. Al momento abbiamo in mostra a Milano una serie di lavori di Arman creata nel 1998 e mai più esposta che sta riscuotendo un grande successo di pubblico, mentre nella sede londinese sono in mostra delle rare tele di Andy Warhol, oltre a parte della collezione di arte povera della famiglia Cardi.
Oltre ai grandi maestri, avete qualche artista più giovane nella vostra scuderia? Come li scegliete? Ci sono artisti che devono prevalentemente a voi il raggiungimento del successo?
La Galleria Cardi è stata fondata nel 1972 e ha iniziato a lavorare da subito con gli artisti dell’Arte Povera, dello Spazialismo e della Transavanguardia. Con loro è cresciuta e oggi loro sono diventati i grandi maestri italiani apprezzati in tutto il mondo. La ricerca riguardo ai giovani artisti è in questo momento più personale della famiglia Cardi che un’attività della galleria. Speriamo che la galleria Cardi abbia contribuito al successo di tanti artisti con cui ha lavorato e lavora tutt’oggi ed è sempre con grande gioia che collaboriamo con musei e istituzioni per organizzare mostre internazionali in tutto il mondo.

Cardi Gallery, Milan Installation view Sol LeWitt, January 2016 Courtesy Cardi Gallery, Milan – London Ph: Bruno Bani
Il pubblico abituale della galleria è composto prevalentemente da collezionisti storici o riuscite a intercettare anche l’utenza più giovane?
Grazie all’alta qualità delle mostre, la galleria Cardi attira un pubblico vario di collezionisti nazionali e internazionali, oltre che amanti dell’arte, sicuri di trovare nei nostri spazi allestimenti museali.