di Carlo Schiavoni e Carlo Golinelli
Diventa sempre più difficile negli ultimi tempi, per le giovani formazioni di quartetto d’archi, trovare dei luoghi dove provare assieme. Per avere buoni risultati, un gruppo di quartetto d’archi, come ogni gruppo musicale, richiede complicità e affiatamento tra gli elementi e questo necessita ore e ore di studio collettivo per prepararsi in maniera completa al concerto.
Cercando di affrontare questa complicazione “le Dimore del Quartetto” entrano in gioco e si propongono, lavorando a stretto contatto con l’ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane) di ospitare i quartetti in antiche ville italiane e loro si ripromettono di esibirsi in un concerto al termine della loro permanenza nelle residenze.
Attraverso un felice scambio le dimore offrono ai quartetti alloggio e riparo, e loro in cambio regalano emozioni al pubblico curioso che li viene ad ascoltare.
I giovani gruppi che vengono scelti per fare parte di questa iniziativa sono selezionati da Simone Gramaglia, viole del Quartetto di Cremona, uno dei gruppi da camera più famosi d’Italia ed Europa.
Con questi concerti “le Dimore del Quartetto” si propongono inoltre di avvicinare un nuovo pubblico al mondo della musica classica inserendolo in un contesto più familiare, personale e in qualche modo più intimo.
Si punta quindi a creare un pubblico diversificato da quello che si può presentare nelle sale da concerto. L’ascoltatore meno esperto di musica classica, all’interno delle immense sale dove tradizionalmente le formazione di quartetto di esibiscono, può venire intimorito da un contesto troppo ufficiale. Si punta quindi a stimolare un pubblico meno abituato a questo ambiente ad avvicinarsi al mondo del quartetto e della musica classica in generale.
In più l’associazione delle dimore si propone di essere una piattaforma di lancio delle carriere di questo formazione producendo CD e video delle loro esecuzione; questo apre un nuovo futuro a giovani musicisti talentuosi. Inoltre,alla fine della stagione vengono assegnate ai quartetti più meritevole varie borse di studio di cui, col crescere della popolarità di questa iniziativa, il numero sta aumentando.
Sono molto importanti le comunicazione che collegano il progetto de “le Dimore del Quartetto” con media partners di importanza. Già istituzioni mediatiche quali Radio 3 e Fondazione Corriere della Sera o importanti riviste del settore come Amadeus o Classic Voice hanno tutti scritto ed espresso approvazione parlando di questa iniziativa. “le Dimore del Quartetto”, non solo, offrono una residenza a giovani musicisti di valore, ma ci ricordano quale alta forma d’arte dia il quartetto, in cui la capacità di ascolto reciproco gioca un ruolo fondamentale. Così meravigliose ville, spesso conosciute solo in ambito locale, acquisiscono nuovo valore e assurgono a nuova vita grazie al potere della musica.
Facciamo al Presidente Francesca (Coco) Moncada alcune domande su questo prestigioso progetto.
Come è nata la tua passione per la musica classica?
Da ragazza ho suonato il pianoforte, ero troppo pigra per studiare ma ho imparato ad ascoltare.
Come ti sei avvicinate al concetto delle dimore?
Ho cominciato chiedendo agli amici di ospitare dei musicista alla vigilia di un impegno artistico o una masterclass, spesso i musicisti ringraziavano i padroni di casa con un concerto. Erano tutti davvero felici di queste occasioni, così ho deciso di proporlo a ADSI ed eccoci con ottanta case e trenta quartetti nel giro di un paio d’anni.

Uno dei quartetti nel Palazzo Biscari a Catania
Con che criterio scegliete le ville?
La cosa più importante sono i padroni di casa, vogliamo persone che si appassionino al progetto e che partecipino con lo spirito giusto. Oltre al circuito ADSI abbiamo luoghi come Casa Fornasetti e la fondazione Cini. In sostanza servono le camere per ospitare quattro musicisti e un luogo dove possono provare ed esibirsi in un concerto. le situazioni possono essere le più diverse.
Avete come progetto di cercare dimore all’estero?
Siamo già stati contattati da European Historic Houses e stiamo lavorando in questa direzione.
Selezioni in quartetti con un comitato?
I Quartetti sono selezionati da Simone Gramaglia, Viola del Quartetto di Cremona e segnalati da organismi internazionali.

Castello di Piovera in provincia di Alessandria
Come fa un giovane musicista ad avvicinarsi e a partecipare alla vostra realtà?
Prendiamo in considerazione Quartetti già formati, basta inviare una registrazione o un video ai contatti sul nostro sito www.ledimoredelquartetto.eu
Vi finanziate con le iscrizioni e anche con degli sponsor?
Le iscrizione sono simboliche. 50 euro annuali per musicista. Abbiamo qualche socio azienda e privato, lavoriamo in collaborazione con realtà più grandi e chiediamo un contributo per il nostro servizio, il segreto è rimanere molto leggeri nella struttura.
Com’è il calendario delle dimore del 2018?
Il 2017 ha contato un centinaio di concerti distribuiti in tutta Italia, nel 2018 abbiamo inserito molti dei nostri Quartetti nelle Stagione concertistiche delle principali Società per Concerti a partire dalla Società del Quartetto di Milano con 6 appuntamenti con il titolo di “Quartetti d’Italia” a Villa Necchi Campiglio.

Il Quartetto Cesar Franck a Palazzo Biscari
Qual è la dimora più apprezzata anche per l’acustica oltre che per la bellezza?
Ce ne sono davvero con caratteristiche diversissime : da Palazzo Biscari a Catania e Palazzo Donn’Anna a Napoli con teatrino per Quartetto a Villa Simeom a Andezeno (TO) con una sala della musica circolare ad A440 in Tuscany a Pienza pensata addirittura per musicisti per concludere con la Fondazione Cini, dotata di un auditorium di una bellezza strepitosa.
Qual è il compositore che ha scritto per quartetto che lei preferisce e perchè?
Beethoven è in assoluto il compositore che ha saputo esprimere attraverso questa forma musicale una originalità e genialità che non possono non affascinare. Schubert e Brahms, toccano le corde del cuore.
Come è nata l’idea di affiancare le illustri dimore alla permanenza di quartetti formati da giovani musicisti?
Ho avuto la fortuna di ascoltare musica da camera nei saloni e ho capito che per avvicinare il pubblico a questo genere di musica è necessario cambiare le modalità di fruizione. Questa musica non è vecchia, i capolavori di tutte le epoche non invecchiano mai, ma invecchia il modo di proporli. La separazione musicisti/pubblico che si crea in teatro per la musica da camera è riduttiva e allontana le persone che non sono già appassionate. Le dimore hanno bisogno di vivere attraverso attività culturali che portino pubblico e i Quartetti hanno bisogno di studiare in luoghi dedicati e sperimentare davanti ad un pubblico vero.

Castello Ruspoli a Vignanello
C’è un filo rosso che lega i giovani musicisti selezionati per le Dimore del Quartetto e i quartetti chiamati per rendere omaggio alla memoria di Laura Dubini?
Ci piace ricordare che questo ciclo di concerti si concluderà il 18 novembre alla chiesa si San Marco, dove suonerà il Quartetto di Cremona, che proprio la Società del Quartetto ha scoperto e rivelato, nel loro assoluto valore, agli amici della musica. Nel 2008 la Fondazione del Corriere della Sera ha assegnato a un giovanissimo Quartetto Indaco una borsa di studio triennale in ricordo della giornalista Laura Dubini scomparsa nel 2007 dopo una lunga malattia. Per il decennio anniversario della sua scomparsa il Comitato Laura Dubini e la Fondazione Corriere della Sera con il patrocinio del Comune di Milano in collaborazione con Teatro alla Scala, Società del Quartetto di Milano e le Dimore del Quartetto si sono impegnati a ricordare Laura attraverso una serie di concerti di giovani Quartetti in luoghi significativi della città di Milano. E’ stato bellissimo riunire delle realtà così importanti per realizzare questo mosaico di momenti speciali. Sabato 18 alle ore 20 il concerto più importante. In programma uno dei più grandi capolavori di Schubert, il quintetto per due violoncelli. Il Quartetto di Cremona ha appena ricevuto dalla Fondazione Nippon il quartetti di strumenti Stradivari appartenuti a Paganini e un premio internazionale (Echo Price) fra i più prestigiosi per la musica classica. Insieme a loro suonerà il violoncellista Cesar Franck, Salvatore Mammoliti. L’ingresso è libero, vi aspettiamo!