di Noemi Stucchi
Arrivati alla quarta stagione di Mare Fuori abbiamo imparato a conoscere i protagonisti seguendo la storia dei personaggi e la loro evoluzione.
Non parliamo solo dei ragazzi e delle ragazze dell’IPM di Napoli che dovranno fare delle scelte per uscire dallo stato di detenzione. All’interno del carcere minorile ci sono anche gli adulti, agenti di polizia che spesso assumono il ruolo di educatori ed educatrici ricoprendo spesso un ruolo di famiglia per questi ragazzi.
Abbiamo avuto la possibilità di scambiare qualche parola con Maddalena Stornaiuolo che in Mare fuori affianca le ragazze in quel passaggio di transizione dall’adolescenza verso l’età adulta.
Scopriamo di più sulla serie prodotta da Picomedia di Roberto Sessa. Si ringrazia PM5 Talent per l’intervista. Un grazie anche a Ni.Co.ufficiostampa
l’intervista a Maddalena Stornaiuolo
Maddalena interpreta il ruolo di agente di polizia del reparto femminile ed è una figura fondamentale per l’educazione di quelle scugnizze che arrivano all’interno dell’IPM di Napoli.
Una cosa bella di questa serie è che le guardie e i/le detenuti/e condividono lo stesso ambiente di detenzione. Stando a stretto contatto, gli adulti si prendono cura dei ragazzi nel loro processo di crescita e si instaura un legame reciproco di affetto e di cura.
In riferimento alle attività e ai progetti che sta seguendo, nel 2017 ha aperto a Scampia un polo culturale che si chiama “La Scugnizzeria”, un luogo attrezzato per i ragazzi in cui seguire diverse attività legate al cinema e alla recitazione, ma non solo.
Vogliamo sapere di più di questo progetto e chiedere se si ritrova molto nel personaggio che interpreta. Ce ne vuole parlare?
Mi ci ritrovo moltissimo! Mi piace molto vestire i panni di Maddalena in Mare fuori e quelli di Maddalena nella vita reale. La Scugnizzeria è un sogno realizzato, è la casa degli scugnizzi, un posto dove poter sognare insieme e realizzare concretamente il proprio futuro. In un territorio dove anche i sogni sono negati, volevamo rovesciare la medaglia e lavorare sodo per farcela nonostante tutto. Oggi i nostri allievi sono impegnati su tanti set cinematografici, da Mina Settembre, al Treno dei Bambini della Comencini fino al premio Oscar Gabriele Salvatores.
Com’è stato lavorare con un set di tanti ragazzi?
È molto vitale, energico! Mi piace molto essere una di loro, ci facciamo un sacco di risate durante le pause. E poi sono dei gran lavoratori, non si risparmiano mai.
Senza fare spoiler, nella terza stagione avevamo visto Maddalena in cima ad un tetto a dover gestire un momento difficile con Viola e Futura. Com’è cambiata Maddalena in questa nuova quarta stagione?
È sicuramente cresciuta. La troviamo più pronta a prendere l’iniziativa. Non ci pensa due volte e proverà a mettere in salvo la vita di una detenuta.
Una curiosità che le volevo chiedere riguarda al termine “bamboline” che spesso usa nei confronti delle ragazze del carcere minorile. Anche se è un richiamo, si intravede un atto di cura e tenerezza nei loro confronti che è molto spontaneo. È davvero così?
Si, è davvero così. E devo ringraziare il nostro regista Ivan Silvestrini che ci lascia molto spazio per le proposte. “Bamboline” è nato spontaneamente sul set mentre provavamo la scena prima di girare. Quest’anno lo abbiamo arricchito anche con “Zuccherine”. Credo che la spontaneità aiuti molto a rendere credibile un personaggio.
Come si è preparata per il ruolo? Come è entrata a fare parte del cast?
Mi è stato chiesto di preparare vari selftape su scene differenti. Quando il mio agente mi ha detto che ero stata scelta ho fatto i salti di gioia. Per il ruolo ho subito pensato ad un’operatrice che ho conosciuto anni fa in una casa famiglia. Era una donna all’apparenza molto rigida, ma le ragazze che erano in quella comunità l’ascoltavano perché innanzitutto si fidavano di lei.
Questo lo chiediamo un po’ a tutti: come si è trovata a lavorare sul set? C’è un episodio particolare o divertente che è successo dietro le quinte?
Sul set mi trovo benissimo, non potrei chiedere di meglio. Di episodi divertenti ce ne sono stati tanti e ogni volta che ci penso rido ancora, ma meglio che restino tra di noi.
C’è qualche progetto da realizzare nel prossimo futuro o sogno nel cassetto?
Ci stiamo già lavorando, e da buona napoletana sono molto scaramantica, quindi acqua in bocca!