di Arianna Di Perna
Marry Me, il nuovo film con la pop star internazionale Jennifer Lopez è un tripudio di strass e popolarità con un tocco di semplicità.
La storia inizia con l’imminente matrimonio di Kat Valdez (Jennifer Lopez) e Bastian (il cantante Maluma) ma il tradimento di lui cambia tutto: Kat a sorpresa sul palco sposa uno sconosciuto che al suo concerto ha in mano un cartello con su scritto Marry Me! Sposami!
Lo sconosciuto, Charlie è Owen Wilson che interpreta un professore di matematica, serio, con una vita noisa e monotona, ma tutto cambia quando diventa il marito di Kat Valdez, la pop star del momento bella e famosa.
Una nuova commedia romantica, leggera, che porta sullo schermo il sogno; immaginarci l’impossibile che diventa magicamente possibile, alla nostra portata. Il pubblico vuole credere nelle favole che diventano realtà, facendoci battere forte il cuore, come batte forte sull’altare poco prima del fatidico “sì”.
Ovviamente questa leggerezza porta un impegno marginale allo sviluppo dei personaggi e delle loro ambizioni; la storia si sviluppa prevalentemente intorno alla vita di coppia tra la regina delle hit che deve ritrovare un po’ di normalità e la vita ordinaria di un uomo di mezza età, con una figlia, sconvolta da un po’ di popolarità. Il matrimonio simbolo dell’amore e del per sempre, cliché di genere, tanto classico eppure sempre così efficace, mette in scena l’effetto di curiosità sulla vita lontana dai riflettori e da internet di Charlie e quella pubblica di Kat fino a mescolarli insieme, come una bomba che alla fine non esplode mai perché la vera protagonista è JLo, la sua maturità professionale invadere poderosamente il campo, quasi a voler raccontare un po’ sé stessa nella sua vita reale.
Portare al film il modo giusto di raccontare la vita di una pop star mondiale, nel bene e nel male, comprendendo davvero cosa significhi provare certe cose, l’amore, l’affetto famigliare e lo stare insieme. Il film vuole dimostrare che se c’è una possibilità su un milione, vale comunque la pena di provare, rischiare sempre per non avere rimpianti.
La pellicola però non decolla mai, l’intera storia è basata sul matrimonio tra la persona più interessante al mondo e quella che lo è di meno. Charlie è un personaggio piatto e non così di rilievo perchè alla fine di tutto che Kat torni con Bastian o che rimanga con lui non fa la differenza: è da qui che si capisce la normalità del film e la voglia incessante di avere un canonico lieto fine.