di Ilaria Mozzambani
Perduto in Paradiso
Umberto Pasti
Bompiani Editore
Marocco. Un piccolo villaggio sulla costa atlantica, una terra di nessuno, un territorio agreste duro, senza acqua, senza luce.
Un fico, trovato dopo aver risalito il fiume, passate le dune, la pietraia e i campi di segale bruciati. Addormentato sotto questo fico, lo scrittore di successo e cultore di giardini, Umberto Pasti, al suo risveglio, decide che questo luogo arcaico, sarebbe stato il suo giardino. Un regno biblico dove si scambiano cani per unicorni, abitato da jinn e da custodito dalla bellissima, rara e mortale Vipera latestei. E rari sono i fiori che Umberto ha salvato dalla modernizzazione di un luogo ancora pre-industriale. Seminando fiori e coltivando frutti, ha creato un piccolo paradiso, verde e rigoglioso, strappato alla dura natura agreste marocchina, ma soprattutto fatto di uomini.
S’ innamora di questa gente, ancora semplice dura, brutale, come la vita in questi luoghi rurali, dove però esiste ancora il piacere reale di stare insieme, dove si rispettano l’esperienza e le tradizioni. Questi uomini, con i quali costruisce a poco a poco e con immense fatiche, il suo giardino, sono loro il vero paradiso.
Tra queste pagine sembra di sentire l’ odore della terra, di vedere a uno a uno i fiori che con immenso amore sono stati seminati, trapiantati e curati. Si sente l’odore dei tigli, il rumore del vento. Racconta di luoghi da sogno Umberto, ma ci immerge in un mondo lontano da noi, ancora vero e terreno, ferocemente autentico.
Il libro si trova in tutte le librerie e online. Da non perdere.