News
Marco Giallini (Marzo 6, 2025 12:02 am)
A Real Pain (Marzo 5, 2025 11:19 pm)
FolleMente (Febbraio 25, 2025 9:48 pm)
Paul Newman (Febbraio 19, 2025 9:54 am)
The Brutalist (Febbraio 10, 2025 9:44 am)
Isabella Rossellini (Febbraio 5, 2025 8:20 am)
ACAB – La serie (Febbraio 3, 2025 11:45 pm)
A Complete Unknown (Gennaio 26, 2025 9:36 am)

Uberta Zambeletti e il suo Wait and See nel cuore di Milano

19 Giugno 2017
5.109 Views
di Isotta Giussani
Uberta Zambeletti

Uberta Zambeletti

In Via Santa Marta, in un ex convento del 1700, si trova il negozio Wait and See – “Aspetta e Vedrai” – di Uberta Zambeletti.
Il concept store non offre solo abbigliamento, ma anche accessori, oggetti, cartoleria e pezzi vintage provenienti da ogni parte del mondo.
Più che un negozio è forse una filosofia di vita, e il motto di Wait and See è “La vita è bella”.

Uberta ha una laurea in Textile Design e un master in Fashion Knitwear ottenuto al Royal College of Art di Londra, conseguiti dopo studi in tutte le grandi capitali della moda europee.
Prima di fondare con successo il progetto “Wait and See” è stata stilista, interior designer, stylist, art director e fashion coordinator per marchi affermati e aziende come Max Mara e Etro.

Conosciamo Uberta Zambeletti, fashion buyer dall’estetica sfaccettata, esperta di moda dotata di charme internazionale, innovativa e con una comunicazione efficace verso il pubblico.

 

Wait and See

Uberta, tutto il tuo percorso professionale è segnato dall’amore per i tessuti e per la moda: come è nata questa grande passione?

Ho studiato scultura a Parigi, ma mi sono accorta che era inanimata: l’oggetto rimaneva su un tavolo. Ho cercato di capire cosa volevo fare e ho pensato che il design tessile mi poteva dare la soddisfazione di costruire tridimensionalmente come si fa in scultura, ma avrei anche costruito materiali che potevano essere utilizzati e quindi vivere nel mondo reale. Sono andata poi alla Chelsea School of Design di Londra. Mi sono presentata con un portfolio solo di nudi e di scultura, ma sapevo che era quello che dovevo fare nella vita! Hanno creduto in me e mi hanno presa. Mi sono poi specializzata in maglieria, perché era la tecnica che mi dava la possibilità di creare il più velocemente possibile un tessuto e proprio nella maglieria ho trovato la mia gioia. Grazie poi al master in Moda, il tessuto poteva vivere attraverso i vestiti. Ho fatto 7 anni di università! Percorso che si è svelato man mano come necessario e mi ha portato a fare quello che faccio.

I capi che compri sono tutti pezzi unici, come al leggendario Voyage di Londra?

No. I capi sono di designers sconosciuti, non ho mai pensato che il lusso fosse necessariamente legato al prezzo. Trovo che a Milano mancasse un posto in cui ci fosse una grandissima ricerca a livello mondiale e dunque sì, ci sono alcuni pezzi unici, ma la maggior parte sono collezioni complete. Compro molto poco di ogni articolo perché non voglio che le donne si trovino in giro per la città vestite uguali, ma il pezzo unico è frustrante! Il primo che arriva meglio alloggia.

Interno Wait and See

Quanto conta la ricerca nel tuo lavoro?

La ricerca è fondamentale, così come sono importanti la curiosità il dedicarsi con passione a mondi sempre diversi.

A quale modello di donna si rifanno i tuoi capi?

Il mio scopo è vestire tutte le donne di tutte le taglie e di tutte le età per ogni occasione d’uso.
Il file rouge che unisce tutte le clienti di Wait and See, penso, è una donna curiosa, una donna colta, è una donna fattiva.

Quanto sono importanti gli accessori?

Sono fondamentali! Con un accessorio puoi cambiare totalmente un look. In particolare amo le cinture, che per me sono la svolta di un capo. Quando una persona viene a lavorare con me, per prima cosa le spiego che la mia filosofia sono le cinture.

Interno Wait and See

Quale pensi che sia l’outfit ideale per una giornata a Milano?

La cintura c’è! O magari non c’è durante il giorno, poi la sera aggiungi una piccola cintura d’oro con un po’ di rossetto e rock and roll!

Quanto conta e come viene fatta la comunicazione di Wait and See, che risulta così efficace?

La comunicazione è importantissima. Ogni stagione cambio hashtag, che uso per comunicare sui social network. Quello di questo momento è “Never a dull moment”, quello della scorsa stagione era “Stay bella”. È sempre legato a quello che mi succede o mi ispira, comunque legato al mondo di Wait and See, che è sempre collegato all’ironia. L’ironia per me è fondamentale, e mi piace trasmetterla. Ho iniziato a comunicare appena ho aperto il negozio, 7 anni fa, e mi piace condividere quello che faccio e quello che penso e scopro con le persone. L’ho sempre fatto! Poi certamente ti rendi conto che è utile e fondamentale per il lavoro, ma per me resta importante la comunicazione in sé. C’è moltissima interazione tra me e le persone là fuori, e questo per me è molto stimolante; è come una partita di ping-pong.

Wait and See
Via Santa Marta, 14  20123 Milano
Tel. +39 02 72080195
Lunedì 3.30 p.m. – 7.30 p.m. ,  martedì-domenica 10.30 a.m  – 7.30 p.m.
email E-shop: eshop@waitandsee.it

Lascia un commento